Ha, nel suo curriculum, un lungo elenco di mostre, personali e collettive sia in Italia che all’estero.

è un privilegio per la nostra Città ospitare “Affioramenti”, la mostra personale di Lia Malfermoni, molto apprezzata di recente a Padova dove è stata presentata. 

I lavori di pittura dell’artista che potremo vedere a Palazzo Pretorio dal 6 al 14 dicembre, Figure femminile, Corpetti di donna, Radici, Riflessi, Libri d’artista, Connessioni astratte, sono il frutto di anni di lavoro, di ricerca, di studio, di entusiasmi e ripensamenti. Un’idea diventa, per l’artista, un tema da inseguire, indagare, esplorare per cercare di renderla, di esprimerla. Il tema è il campo di gioco su cui l’artista concentra i propri pensieri, e nel quale libera le proprie energie creative. 

Non si inventa niente; ciò che si vede affiorare su una tela, nasce dalle infinite combinazioni di conoscenze, esperienze, studio, vissuto interiore, paure, fragilità, certezze. Fare e rifare un percorso per scoprire in quali infiniti modi si può arrivare alla meta, sicuri che sarà il percorso e non la meta la parte migliore del viaggio. Lia Malfermoni appartiene al mondo di quegli artisti che non si accontentano e che provano e riprovano per trovare modi sempre diversi per esprimere ciò che preme dal di dentro. Perché è sempre di questo che si tratta, quando si parla di arte. Dare visibilità a ciò che è sommerso, nascosto nel profondo, tra le pieghe dell’anima. Gli strumenti dell’artista sono le tecniche, i colori i materiali. Lia Malfermoni stende i suoi colori su tele che ricava da vecchie lenzuola, non le costringe in telai rigidi, ma le lascia  libere e le tratta quel tanto che basta perché possano trattenere i colori. Tempera, acrilico, smalto, acquerello, pastello, pigmenti naturali, argilla, carbone, polvere d’alluminio, d’oro, sono i materiali che l’artista predilige per dare consistenza e spessore alle figure e alle immagini del suo mondo creativo. Nei Libri d’Artista , infine, si concentrano tutte le sensazioni visive, tattili, sonore, olfattive risvegliate dalla ricchezza e ricercatezza dei materiali usati per la loro realizzazione. Ed è qui che lo spettatore percepisce, più di tutto, il grande divertimento che l’artista prova nel giocare con l’arte.  

(www.liamalfermoni.it)

LUISA ANGELICI