Non v’è dubbio che Lia Malfermoni conosca molto bene questa verità: ricerca di espressione, professionalità, serietà e coerenza; un esercizio di destrezza tra intuizione e ragionamento; gesto emotivo, carico di delicati misteri. L’artista guarda alla figura, sempre sottilmente poetica e aristocratica: lei stessa “è”.
 
 
La lettura è insieme facile e complessa: il segno è figurativo e informale. L’espressione è affidata all’intensità della forza creativa che, in Lia Malfermoni, è tutta l’energia che l’arte racchiude, inclusi i sogni, come energia aggiunta. Nessuna incertezza, nessun dubbio nemmeno quando vi è ambiguità, motivata o voluta. Emozioni, passioni e creatività sono più forti della razionalità. Contenuto e forma come cuore e mente, con una partecipazione differente spazio/tempo. L’imperfezione per l’armonia umana. La materia fa vibrare il dialogo dei colori: quando i colori parlano, la bellezza è dominante.
A Bologna, nella bella esposizione personale di dipinti scelti dalla direzione del Club D’Ars di Milano in concomitanza con Artefiera 2012, ancora visitabile alla Galleria 9 Colonne/SPE/Il Resto del Carlino in Via Boldrini 10, Lia Malfermoni approfondisce la figura della donna, “maternità”, “origine” e “nocciolo” della natura.
 
Le linee che salgono o scendono, preziose o risolute, delicate o decise, rappresentano la ricerca del  collegamento tra ciò che è stato e ciò che sarà: un’allegoria nel processo vitale dell’umanità. Ben espressa è la tematica dei “ventri”, simbolo ancestrale della nascita. La “clessidra” appare per sottolineare gli infiniti significati del passare del tempo. “Corpetti” dai colori caldi, apparentemente fatti di nulla, ricordano il corpo di chi l’ha indossato, con l’oro a rappresentare l’anima. La tensione all’interno delle opere è data dalla contraddizione del segno, di vocazione espressionistica, e dei colori, vivi, sfumati e interiorizzati, risultato di un grande lavoro appassionato di chi ha l’arte dentro di sè. Lia Malfermoni, pur descrivendo i propri pensieri, non inserisce mai l’inquietudine. Sogni e idee possono ripetersi, ma non risultano mai uguali. Una vena di romanticismo completa la bellezza interiore di questa artista.
 
 
 
Galleria 9 Colonne/SPE/Il Resto del Carlino
 
Via Boldrini 10 Bologna - Fino al 20 febbraio