Alzi la mano chi non ha mai avuto paura!
C’è chi ha paura dei ladri, chi delle cavallette, chi di viaggiare in aereo e chi di entrare in acqua. E poi c’è chi ha paura delle vespe e chi della guardia di finanza, chi di parlare in pubblico e chi di essere abbandonato, chi delle interrogazioni alla lavagna e chi delle critiche della gente.
E poi c’è chi ha paura del buio, o da piccolo ha avuto paura del buio…ma forse un po’ di fifa gli è ancora rimasta. Sì, quel senso di inquietudine che si prova, perché nel buio non sai chi puoi incontrare, non sai chi ci può essere ad aspettarti. E nel buio capita di immaginare mostri, denti e tentacoli, capita di ingigantire immagini, suoni, percezioni, respiri.
Ma nella nostra storia ci sarà anche qualcuno che avrà paura della luce! Sì, proprio della luce! E se io ho paura del buio e tu hai paura della luce, perché non fare amicizia e proteggerci a vicenda?

E quando gli adulti deridono o minimizzano le paure dei bambini e intanto scende la sera e i contorni delle cose si fanno più incerti mentre ogni piccolo rumore fa stare col fiato sospeso, allora per ogni bambino, da qualche parte nel suo cuore, c’è un amico segreto, tutto suo. Un amico che gli fa compagnia e che lo consola. Un amico che gli fa trovare un po’ di coraggio, un po’ di forza per affrontare l’inaffrontabile.

Il testo teatrale è tratto dal libro per ragazzi "Gli amici di Cammello" di Franca Pretto e illustrazioni di Lia Malfermoni.

Foto di Silvana Gallio